venerdì 27 febbraio 2015

Caro collega,
il 3, 4, 5 marzo 2015 saranno rinnovate le rappresentanze sindacali unitarie.
Vogliamo riassumere la candidatura di CISL Università con tre parole: partecipare, rappresentare, contrattare.
Nel periodo attuale che vede sempre di più la compressione dei diritti e delle tutele  del lavoro, in un clima di crescente difficoltà del paese, nelle morse di una normativa sempre più stringente, vogliamo portare avanti con forza alcune questioni che ci riguardano tutti:
NOI NON VOGLIAMO che il contratto integrativo 2015 sia firmato nel 2016 o oltre;
NOI NON VOGLIAMO che qualche interpretazione normativa si frapponga alla legittima progressione economica orizzontale di chi l’aspetta da anni dopo le recenti aperture del contratto nazionale;
NOI NON VOGLIAMO una mappatura dei processi senza fine, una job evaluation in costante revisione, una ri e poi ancora ri - organizzazione dei servizi che aumentano la precarietà della vita lavorativa delle persone, senza rispetto per i principi elementari di partecipazione, confronto e negoziato con un particolare riferimento al merito e alle capacità acquisite;
NOI NON VOGLIAMO che le responsabilità e le indennità al personale siano stabilite alla scadenza degli incarichi e con la logica costante delle proroghe;
NOI NON VOGLIAMO l’arbitrio nella valutazione delle aspettative delle persone e delle esigenze di servizio che portano alla “guerra tra poveri”, nell’indifferenza della Direzione come nel caso del part time o del telelavoro che tanto pesano nella qualità di vita delle persone;
NOI NON VOGLIAMO una università ambigua, dove le informazioni sono prerogativa di pochi, dove i tagli alla spesa incidono sulle categorie deboli, dove ai colleghi invisibili fanno compagnia quelli ancora più invisibili delle ditte esterne, manutentori, trasportatori, addetti alle pulizie. Nel 1933 John Maynard Keynes sosteneva: “non è forse vero che ora ci si sta rendendo conto abbastanza generalmente che la spesa di un uomo è il reddito di un altro uomo? Ogni volta che qualcuno taglia la sua spesa, sia come individuo, sia come Consiglio Comunale o come Ministero, il mattino successivo sicuramente qualcuno troverà il suo reddito decurtato”. Questo è il risultato dei tagli ai contratti di appalto e ai servizi.
NOI NON VOGLIAMO una università decadente, in rotta di collisione con il futuro, destinata a morte certa. Non è forse questo che ha detto il direttore generale paventando il trend di decrescita della popolazione studentesca? 2800 studenti nel 2017.
NOI NON VOGLIAMO subire la perdita delle competenze professionali che da subito devono privilegiare processi di formazione su larga scala e non ad personam;
Ogni giorno tu ci metti la faccia per davvero, con difficoltà, consapevolezza ed orgoglio per quello che fai,  con l’obiettivo di far funzionare al meglio tutti i servizi verso la nostra comunità.
Puoi accettare di veder spegnere lentamente il nostro ateneo per una mancanza di idee o di futuro?
NOI NON VOGLIAMO CHE IUAV SI SPENGA
 “Accendere le RSU” è il messaggio che la nostra lista rivolge ai lavoratori IUAV, invitandoli a reagire col loro voto alla pretesa di “spegnere”, insieme al loro contratto, la possibilità di continuare a disciplinare gli aspetti normativi, organizzativi ed economici del loro rapporto di lavoro, spegnendo il futuro dell’università”
Per questo è importante che vi sia una grande partecipazione al voto che rafforzi la presenza di un sindacato come la CISL università, che pone da sempre la concertazione e la trasparenza al centro della propria cultura e del proprio modo di fare sindacato.

 “Accendi la tua RSUvotando la nostra lista e le nostre candidate e candidati.

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