Caro collega,
il 3, 4, 5 marzo 2015 saranno rinnovate le
rappresentanze sindacali unitarie.
Vogliamo riassumere la candidatura di CISL Università
con tre parole: partecipare, rappresentare, contrattare.
Nel periodo attuale che vede sempre di più la
compressione dei diritti e delle tutele
del lavoro, in un clima di crescente difficoltà del paese, nelle morse
di una normativa sempre più stringente, vogliamo portare avanti con forza
alcune questioni che ci riguardano tutti:
NOI NON
VOGLIAMO che il contratto integrativo
2015 sia firmato nel 2016 o oltre;
NOI NON
VOGLIAMO che qualche interpretazione normativa
si frapponga alla legittima progressione economica orizzontale di chi l’aspetta
da anni dopo le recenti aperture del contratto nazionale;
NOI NON
VOGLIAMO una mappatura dei processi
senza fine, una job evaluation in costante revisione, una ri e poi ancora ri -
organizzazione dei servizi che aumentano la precarietà della vita lavorativa
delle persone, senza rispetto per i principi elementari di partecipazione,
confronto e negoziato con un particolare riferimento al merito e alle capacità
acquisite;
NOI NON
VOGLIAMO che le responsabilità e le indennità
al personale siano stabilite alla scadenza degli incarichi e con la logica
costante delle proroghe;
NOI NON
VOGLIAMO l’arbitrio nella valutazione
delle aspettative delle persone e delle esigenze di servizio che portano alla
“guerra tra poveri”, nell’indifferenza della Direzione come nel caso del part
time o del telelavoro che tanto pesano nella qualità di vita delle persone;
NOI NON
VOGLIAMO una università ambigua, dove
le informazioni sono prerogativa di pochi, dove i tagli alla spesa incidono
sulle categorie deboli, dove ai colleghi invisibili fanno compagnia quelli
ancora più invisibili delle ditte esterne, manutentori, trasportatori, addetti
alle pulizie. Nel 1933 John Maynard Keynes sosteneva: “non è forse vero che ora ci si sta rendendo conto abbastanza
generalmente che la spesa di un uomo è il reddito di un altro uomo? Ogni
volta che qualcuno taglia la sua spesa, sia come individuo, sia come Consiglio
Comunale o come Ministero, il mattino successivo sicuramente qualcuno troverà
il suo reddito decurtato”. Questo è il risultato dei tagli ai contratti di
appalto e ai servizi.
NOI NON
VOGLIAMO una università decadente, in
rotta di collisione con il futuro, destinata a morte certa. Non è forse questo
che ha detto il direttore generale paventando il trend di decrescita della
popolazione studentesca? 2800 studenti nel 2017.
NOI NON
VOGLIAMO subire la perdita delle
competenze professionali che da subito devono privilegiare processi di
formazione su larga scala e non ad personam;
Ogni giorno tu ci metti la faccia per davvero, con difficoltà,
consapevolezza ed orgoglio per quello che fai,
con l’obiettivo di far funzionare al meglio tutti i servizi verso la
nostra comunità.
Puoi accettare di veder spegnere lentamente il nostro
ateneo per una mancanza di idee o di futuro?
NOI NON VOGLIAMO CHE IUAV SI SPENGA
“Accendere le RSU” è il messaggio che
la nostra lista rivolge ai lavoratori IUAV, invitandoli a reagire col loro voto
alla pretesa di “spegnere”, insieme al loro contratto, la possibilità di
continuare a disciplinare gli aspetti normativi, organizzativi ed economici del
loro rapporto di lavoro, spegnendo il futuro dell’università”
Per questo è importante che vi sia una grande
partecipazione al voto che rafforzi la presenza di un sindacato come la CISL università, che pone da sempre la concertazione
e la trasparenza al centro della propria cultura e del proprio modo di fare
sindacato.
“Accendi la tua RSU”
votando
la nostra lista e le nostre candidate e candidati.
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